Che cosa è la cassa previdenziale?

Che cosa è la cassa previdenziale?

Che cosa è la cassa previdenziale?

Quando si parla di casse di previdenza ci si riferisce a quegli enti che come principale attività esercitano quella relativa alla riscossione e gestione dei contributi previdenziali e assistenziali dei loro iscritti.

Chi deve pagare la cassa previdenziale?

Due terzi dei contributi previdenziali sono a carico del lavoratore, mentre un terzo è a carico del datore di lavoro, che deve provvedere al versamento entro il 16 del mese successivo rispetto al periodo di paga. Nel caso di lavoro autonomo, invece, non è previsto alcun sostituto d'imposta.

A quale cassa previdenziale appartengo?

LIBERO PROFESSIONISTACASSA DI PREVIDENZASITO
Attuari, Chimici, Dottori Agronomi, Dottori Forestali, GeologiEPAPwww.epap.it
AvvocatiCassa Forensewww.cassaforense.it
BiologiENPABwww.enpab.it
Consulenti del lavoroENPACLwww.enpacl.it

Quanto è il contributo previdenziale?

La contribuzione può essere di due tipi: Contributi fissi pari a circa 3.600 all'anno sul reddito minimale di 15.548 euro, indipendentemente dai guadagni effettivamente registrati. Contributi in percentuale pari a 23,10% su redditi compresi tra 15.549 euro e 46.123 euro, o 24,10% se oltre questa soglia.

Quanti sono i contributi previdenziali?

30% I soli contributi previdenziali sono pari a circa il 30% dell'intera retribuzione annua lorda, a cui vanno aggiunti altre tipologie di contributo tra cui l'INAIL e il TFR. In media l'insieme di contributi risulta essere di poco superiore al 100% dello stipendio netto percepito dal lavoratore.

Quali sono le forme previdenziali?

I principali canali di accesso al trattamento previdenziale sono, attualmente, due: la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata.

Dove trovo la posizione previdenziale?

Il lavoratore può consultare il proprio estratto conto online oppure può richiedere l'estratto conto contributivo tramite:

  1. Contact Center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure da rete mobile;
  2. Enti di patronato e intermediari dell'Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Quando si pagano i contributi previdenziali?

Il versamento dei contributi deve essere effettuato entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è scaduto l'ultimo periodo di paga: il datore di lavoro è infatti sia civilmente sia penalmente responsabile dell'obbligo di tale versamento.

Quando pagare i contributi previdenziali?

Dovrai pagare i contributi variabili nel caso tu sia: In questi casi le date sono le seguenti: 30 giugno 2023: saldo 2022 e primo acconto 2023. 30 novembre 2023: secondo acconto 2023. 30 giugno 2024: saldo 2022 e primo acconto 2024.

Come si pagano i contributi previdenziali?

Dovrai quindi versare i contributi all'INPS entro il 16 del mese successivo alla busta paga. L'importo è calcolato sulla retribuzione lorda mensile del lavoratore. Per avere una prima idea riguardo l'importo esatto considera che i contributi da versare sono pari a circa un terzo del totale della retribuzione lorda.

Cosa succede se non si pagano i contributi?

Se ignori l'avviso bonario, la pratica verrà passata ad Agenzia delle Entrate – Riscossione, l'ex Equitalia, che ti invierà una cartella esattoriale del valore dei contributi che non hai pagato più una sanzione del 30% e gli interessi.

Cosa succede se il datore di lavoro non paga i contributi?

Il mancato versamento contributi INPS da parte del datore di lavoro è un reato penale punito con una sanzione che prevede la reclusione fino a tre anni e con una sanzione. Il lavoratore deve informare immediatamente l'Inps che, insieme all'Agenzia delle Entrate, provvederà ad effettuare la verifica.

Cosa sono i contributi previdenziali in busta paga?

I contributi sono dei soldi che vengono versati ogni mese sia dal dipendente che dal datore di lavoro per finanziare l'Inps. Quelli versati dal datore di lavoro non si vedono in busta paga. I contributi versati dal lavoratore sono indicati in busta paga nella casella “contributi”.

Quanto si paga di contributi previdenziali?

I contributi obbligatori Inps devono essere versati dal datore di lavoro, a fronte della prestazione lavorativa, nella misura del 33% della retribuzione. Sono esclusi alcuni elementi della retribuzione come il trattamento di fine rapporto e i rimborsi a piè di lista.

Quanto costano i contributi previdenziali?

La cifra minima per coprire un anno di contributi ai fini pensionistici per la generalità dei lavoratori dipendenti nel 2022 è pari a 3.606€ (+67€ rispetto al 2021). I chiarimenti in documento INPS che adegua all'inflazione i valori di retribuzione su cui determinare l'entità dei versamenti volontari per il 2022.

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